LEGGENDE NAPOLETANE
gialle, divise dai giardini sempre fioriti; il vulcano fiammeggiante ed appassionato, gli uomini belli, buoni, indolenti, artisti e innamorati; le dame
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raccapriccio e per l'orrore. Oggi la città è bella perché così Iddio la volle, mentre poco la vogliono così gli uomini. Ma quando nella morbida e
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uomini. Dove lo hanno fatto soffrire, anima sconosciuta e forse grande in un corpo rattrappito, debole e malaticcio, là egli ritorna, spirito
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. Sibbene rimasto solo, con niuna opera da compiere, gli venne vaghezza di rendersi utile agli uomini. E dopo aver escogitato tutti i mezzi, ricordando
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poggio bellissimo dove accorrono le gioconde brigate, in lui dilettandosi, lei destinata ad albergare gli omicidi ed i ladri che gli uomini condannano
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Provvidenza, buona speranza La vorranno essi ascoltare da me, che narro grosse e cattive storielle agli uomini grandi e buoni? I bimbi sono belli, amano le
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walkirie innamorate degli uomini; non compaiono al limitare dei boschi le roussalke bellissime; qui non battono i panni umidi le maledette lavandaie
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a lei, i gagliardi garzoni la cui parola superava d'audacia lo sguardo, gli uomini maturi e gravi che sorridevano ancora all'amore, i vecchioni che
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appassiscono, le frutta imputridiscono, le guance delle donne sembrano di cenere, la mano degli uomini pare di sughero, la città patisce di acquavite e la
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cangia il suo strazio. Allegre le vie della vecchia Napoli nella primavera novella dell'anno, per la gioia degli uomini; lieto lo scampanìo delle chiese